Sanità e welfare

Pd: disabili che vivono vita indipendente, serve un corso per formare assistenti personali

Con una risoluzione, i dem impegnano la Regione ad avviare attività formative necessarie al conseguimento e alla certificazione delle competenze per le attività specifiche di assistente personale per persone non autosufficienti

Serve la formazione per creare assistenti personali per i disabili che scelgono di vivere in modo indipendente. È l’impegno chiesto da una risoluzione del Partito democratico in cui si invita la Regione “ad attuare la programmazione di attività formative necessarie al conseguimento e alla certificazione delle competenze e dell’insieme delle conoscenze e capacità riferite alle attività specifiche di assistente personale”.

I dem ricordano che “nella legislazione italiana tale figura non è specificatamente prevista, ma nella realtà già esiste, sono numerose le esperienze di persone con gravi disabilità che scelgono di avvalersi di persone che svolgono tale ruolo nell’ambito del loro progetto di vita indipendente”. La “legge sul dopo di noi” – assistenza in favore delle persone con gravi disabilità prive del sostegno familiare – rappresenta un’importante conquista nel campo dei diritti delle persone con disabilità. Viene messa al centro “la persona con disabilità lasciandole ampi spazi di partecipazione decisionale per autodeterminare la propria vita e, in riferimento al diritto all’abitare, mette al centro la de-istituzionalizzazione della persona, supportando la domiciliazione presso abitazioni o gruppi-appartamento che riproducano le condizioni abitative e relazionali della famiglia, in tale contesto la nuova figura professionale dell’assistente alla cura personale sarebbe di notevole aiuto”.

I consiglieri pd sottolineano come “la formazione e la certificazione delle competenze sarebbero elementi chiave per garantire l’efficacia e il successo di questa nuova figura professionale” che al termine dei corsi riceverebbe un attestato e la certificazione “delle competenze professionali acquisite, oltre alla previsione della possibilità del riconoscimento delle competenze già acquisite tramite analoghi processi formativi o esperienze lavorative”.

(Gianfranco Salvatori)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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