La Regione dovrebbe “risolvere il problema del riconoscimento dell’esperienza dei cosiddetti ‘educatori senza titolo’”, dal momento che “per tanti anni si sono spesi per creare qualità e dare lustro al sistema di welfare sociale e socio sanitario dell’Emilia-Romagna”.
Lo sostiene Silvia Piccinini (M5s), in una interrogazione alla Giunta regionale in cui ricorda “il grave rischio di disperdere il capitale di esperienza e professionalità maturata da questi operatori in anni di lavoro spesi nei Sst e socio-sanitari”. La consigliera sottolinea come “da tempo viene richiesto che la Giunta regionale intervenga rispetto alla creazione di un percorso di regolarizzazione”, e che a tal scopo è anche stata realizzata una petizione popolare.
Piccinini sottolinea come una delibera di Giunta del 2009 “sanciva la possibilità di continuare a svolgere il ruolo ricoperto per operatori senza titolo che svolgessero il ruolo di educatori in servizi sociali, socio-sanitari e educativi per disabili, se in possesso di determinati requisiti”, e chiede quindi di “realizzare un percorso simile”.