Sanità e welfare

Lega: favorire l’accesso degli ipovedenti e dei non vedenti ai servizi pubblici

“In Italia si stimano almeno 1,5 milioni le persone affette da disabilità visive. Di queste, circa l’85% può essere classificato fra gli ipovedenti e il 15% totalmente non vedenti”

Adottare misure per garantire alle persone non vedenti e ipovedenti maggiore accessibilità ai servizi pubblici considerati nel loro complesso.

A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma dei consiglieri Matteo Montevecchi (primo firmatario), Simone Pelloni e Valentina Stragliati, in cui si ricorda come “ad oggi per le persone non vedenti risulta complessa la possibilità di accesso ai servizi pubblici anche per via della mancanza di una segnaletica a loro accessibile: la stessa tipologia di situazione si può riscontrare con riferimento al tema dei musei e dell’accesso agli spazi pubblici, in particolare quelli destinati al turismo, e problematiche simili, anche se non sovrapponibili, sorgono in relazione alle persone ipovedenti”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se e come intende porre in essere quanto necessario, in sinergia con ogni soggetto istituzionale competente o coinvolgibile, a partire dai comuni della regione fino alle associazioni che si occupano di questo tema, al fine di garantire alle persone non vedenti maggiore accessibilità ai servizi pubblici considerati nel loro complesso, ospedali, scuole, uffici pubblici comunali, CUP, poste, stazioni, autostazioni, senza escludere le strutture dedicate alla cultura e al turismo, mediante l’installazione di indicazioni e segnalazioni in Braille e di mappe tattili; se e come intende porre in essere quanto necessario per migliorare l’accessibilità ai servizi per le persone ipovedenti, promuovendo anche l’installazione di indicazioni a carattere ingrandito e ad alto contrasto”.

(Luca Molinari)

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