Sanità e welfare

Welfare. Marchetti (Ln): “disabili non autosufficienti hanno diritto ad assegno di cura di soli 15 euro?”

Interrogazione del consigliere leghista, che chiede alla Regione quali aiuti economici possano essere richiesti da persone disabili non autosufficienti

Sapere se “è confermato che persone disabili in situazione di totale non autosufficienza dalla nascita non abbiano accesso ad assegni superiori ai 15 euro”. E, contestualmente, “quale tipo di aiuto economico possano richiedere persone con disabilità in situazione di totale non autosufficienza”. Lo chiede alla Regione, in un’interrogazione, il consigliere della Lega nord Daniele Marchetti.

Esistono, infatti, persone con gravissima disabilità non acquisita ma bensì dalla nascita – scrive il consigliere nell’atto ispettivo – “che si trovano in una situazione di totale non autosufficienza, come coloro che usufruiscono dell’assegno di 23 euro, ma che sono destinatari solo dell’assegno di 15 euro”.

Quanto agli assegni di cura -spiega Marchetti – “sono previsti quattro livelli di contribuzione giornaliera: 10,33 euro; 15,49 euro; 23 euro e 45 euro. L’assegno da 10 o 15 euro è stato introdotto nel 2002 ed è destinato, in particolare, alle persone con disabilità grave, a sostegno dell’accoglienza e del lavoro di cura svolto dalle famiglie o da altri care givers, al fine, anche, di evitare, o posticipare il più a lungo possibile, il ricorso ai servizi residenziali. Nonché per sostenere le esigenze di vita indipendente della persona con disabilità, in attuazione della Legge 162/98″.

L’assegno da 23 euro al giorno, invece, (introdotto con la Delibera della Giunta Regionale 2068/04) “è destinato a ‘persone con gravissima disabilità acquisita’, che si trovano in una situazione di totale non autosufficienza a seguito di patologie quali, ad esempio, mielolesioni, patologie neurologiche degenerative e cerebro lesioni”. Nonché, in situazioni di bisogno particolare “a minori con gravissima disabilità, che si trovano in situazione di totale dipendenza e necessitano di assistenza continua nell’arco delle 24 ore e non possono seguire i normali percorsi di integrazione scolastica e nei servizi”. Anche in questo caso le persone con disabilità possono “rivolgersi ai servizi socio-sanitari presso il Comune o l’Ausl di residenza”.

L’assegno da 45 euro al giorno – continua il consigliere – “è destinato a persone che, oltre a versare nella situazione di gravissima disabilità prevista per l’assegno da 23 euro, presentano ulteriori bisogni di particolare intensità sulle 24 ore (ventilazione artificiale, frequenti aspirazioni del cavo orale, presenza ci catetere venoso centrale (Cvc) con necessità di infusione continua, 4 o più alzate dal letto alla carrozzina ogni giorno eseguite dai familiari)”.

Dal 1 gennaio 2017 – conclude Marchetti – “esclusivamente per le gravissime disabilità acquisite è eliminato il criterio di un Isee al di sotto della soglia prevista per l’accesso pari a 55mila euro annui”.

(Stefano Chiarelli)

 

 

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