Utilizzare i residui del Fondo regionale per la non autosufficienza per permettere ai gestori pubblici e privati accreditati delle strutture residenziali per anziani e disabili di fare fronte all’aumento dei costi energetici.
A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Marco Mastacchi (Rete civica) per il quale “è auspicabile una revisione del sistema di accreditamento e del sistema di remunerazione complessivo, tramite un’attenta analisi dell’andamento dei costi di gestione dei gestori pubblici e privati, perché dove si è fatta innovazione ed efficientamento forse la crisi energetica non ha inciso in modo così pesante sul sistema complessivo, come anche sostengono i sindacati Cgil, Fp e Spi dell’Emilia-Romagna in un recente comunicato congiunto”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “se la giunta regionale non ritenga opportuno rivedere la propria delibera dello scorso settembre che prevede di utilizzare parte dei residui del FRNA (Fondo regionale per la non autosufficienza), per permettere ai gestori pubblici e privati accreditati delle strutture residenziali per anziani e disabili di fare fronte all’aumento dei costi energetici, considerati anche i precedenti adeguamenti a quanto già definito con propri atti degli anni scorsi, e coinvolgere invece l’Assemblea per verificare l’utilizzo più opportuno di tali residui, che dovrebbero rispondere ai bisogni crescenti della popolazione anziana e disabile del nostro territorio”.
(Luca Molinari)