Sanità e welfare

WELFARE. “MISURE PER AUTONOMIZZARE I SORDI”, ECCO RISOLUZIONE BIPARTISAN

M5s, Pd, Sel e Fdi-An chiedono di riconoscere la Lingua dei segni italiana e di facilitare l’accesso in Assemblea dei non udenti

“In Regione Emilia-Romagna si stima vivano circa 4.000 persone affette da sordità grave o profonda. I disagi e i rischi di ineguaglianze e discriminazioni nell’accesso alle informazioni, alla vita istituzionale, ai servizi pubblici per questa parte di cittadini sono rilevanti, e richiedono particolari azioni positive”.

È quanto si legge in premessa ad una risoluzione bipartisan depositata oggi con la firma di numerosi consiglieri M5s, Pd, Sel, Fdi-An (prima firmataria Giulia Gibertoni) che impegna l’Assemblea legislativa a prendere in esame gli atti necessari a “promuovere il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (Lis) e la diffusione di ogni altro strumento utile a sostenere l’autonomia e l’inclusione delle persone sorde”.

Il documento impegna poi l’Ufficio di Presidenza a predisporre in tempi brevi l’adeguamento delle sedi e dei mezzi dell’Assemblea legislativa, con particolare riguardo all’Aula e alla Sala Polivalente, allo scopo di dotare gli spazi di attrezzature che possano facilitare l’accesso delle persone sorde alle attività istituzionali e ai dibattiti dell’Assemblea.

La risoluzione e chiede inoltre alla Giunta regionale di “riavviare il confronto” con periodicità quanto meno annuale, tra il tavolo regionale per le Disabilità uditive e le associazioni, gli enti e le organizzazioni competenti, allo scopo di supportare la Rete regionale per le disabilità uditive, monitorare il miglioramento continuo della qualità del percorso regionale e valutare le problematiche connesse all’accesso ai servizi per le persone con disabilità uditive nella nostra regione. Nell’atto si impegna poi l’esecutivo a verificare, anche in tale sede, lo stato degli interventi per la tutela dei diritti e l’integrazione delle persone sorde sul territorio regionale e a mettere allo studio, ove necessario, ulteriori forme di idoneo supporto alla loro autonomia, anche attraverso servizi e interventi specifici.

Il documento richiama le indicazioni emerse nelle audizioni, svoltesi nei mesi scorsi in Commissione Politiche sociali, dei rappresentanti dell’Ente nazionale sordi e delle associazioni. L’atto fa poi riferimento all’Odine del giorno approvato dalla Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome il 24 settembre 2015 che impegnava ad attivare i Consigli regionali “per il riconoscimento della Lingua dei segni italiana (Lis) come una vera e propria lingua, al fine di garantire la libertà di un sordo di scegliere come comunicare e integrarsi”.
Oltre a Gibertoni, hanno firmato la risoluzione i consiglieri: Mirco Bagnari, Giuseppe Boschini, Enrico Campedelli,
Stefano Caliandro, Paolo Calvano, Alessandro Cardinali,  Massimo Iotti, Francesca Marchetti, Lia Montalti, Antonio Mumolo, Giuseppe Paruolo, Silvia Prodi, Valentina Ravaioli, Manuela Rontini, Nadia Rossi, Luciana Serri, Ottavia Soncini, Katia Tarasconi, Marcella Zappaterra, Paolo Zoffoli del Pd; Igor Taruffi (Sel); Tommaso Foti (Fdi-An). 

Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al linkhttp://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(Isabella Scandaletti)

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