Sanità e welfare

WELFARE. MODIFICHE ALLA NORMATIVA REGIONALE, APPROVATI 21 EMENDAMENTI IN COMMISSIONE

Le principali modifiche riguardano la legge regionale 24 del 2001, in materia di politiche abitative pubbliche

La commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, ha votato l’articolato del progetto di legge regionale “Modifiche legislative in materia di politiche sociali, per le giovani generazioni, e abitative conseguenti alla riforma del sistema regionale e locale”. Le modifiche legislative proposte coinvolgono le leggi regionali sul sistema integrato dei servizi sociali e sull’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati, oltre a quelle sulla valorizzazione delle associazione di promozione sociale e sulla valorizzazione delle organizzazioni di volontariato e, ancora, le norme in materia di politiche per le giovani generazioni e politiche abitative.

Sono ventuno gli emendamenti approvati dalla commissione. Dodici sono a firma della relatrice Ottavia Soncini (Pd): di questi, cinque sono stati sottoscritti anche da Tommaso Foti (Fdi-An), due da Luca Sabattini (Pd) e uno dal relatore di minoranza Daniele Marchetti (Ln). Sei gli emendamenti approvati a firma del consigliere Foti, altri due invece arrivano da Fabio Rainieri (Ln) e sono stati sottoscritti anche da altri consiglieri. Recepita anche una proposta di modifica da parte della Giunta.

Le principali modifiche riguardano la legge regionale 24 del 2001, in materia di politiche abitative pubbliche: sarà infatti l’Assemblea legislativa, mentre prima era la Giunta regionale, a definire, per l’autorizzazione alla cessione in proprietà del patrimonio edilizio destinato alla locazione permanente, realizzato con contributi pubblici, “la procedura e le condizioni per il rilascio dell’autorizzazione, nonché la disciplina relativa alla destinazione delle risorse finanziarie derivanti dalle restituzioni dei contributi e quella inerente gli alloggi non oggetto di trasformazione”. Limiti che non trova applicazione per gli operatori “sottoposti a fallimento o a procedura di liquidazione coatta amministrativa”. In caso di fallimento o di liquidazione coatta amministrativa “l’autorizzazione potrà essere richiesta dal curatore fallimentare”. In caso di società ammessa alla procedura di concordato preventivo “l’autorizzazione potrà essere richiesta dal legale rappresentate”.

(Cristian Casali)

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