Inserire fra i beneficiari delle tariffe agevolate per il trasporto pubblico le persone senza fissa dimora individuate dai servizi sociali.
A chiederlo è, in una risoluzione, il consigliere Antonio Mumolo (Pd), che ricorda come “nella quasi totalità dei casi le persone indigenti senza fissa dimora non hanno alternative al trasporto pubblico per recarsi presso le mense, nelle
cooperative in cui è stato attivato per loro un percorso di inserimento, nei centri diurni. Si tratta di persone che non hanno risorse sufficienti per pagare il biglietto, che spesso vengono multate e non hanno poi le risorse per pagare la multa, circostanza che finisce per originare una spirale di difficoltà enorme, dalla quale spesso non riescono a uscire”.
Per Mumolo “la possibilità di accesso gratuito al trasporto pubblico locale rientra a pieno titolo fra gli interventi utili e indispensabili per avviare il percorso di uscita dalla povertà per le persone indigenti senza fissa dimora”.
Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “ad aggiornare “l’Accordo regionale tariffe agevolate di abbonamento annuale di trasporto a favore di categorie sociali”, riconoscendo fra le categorie beneficiarie delle tariffe agevolate ‘Mi Muovo Insieme’ e del Fondo regionale per la mobilità le persone indigenti senza fissa dimora, individuate dai servizi sociali, agevolando così la fruizione del trasporto pubblico locale e migliorando l’accoglienza per tale categoria di persone particolarmente svantaggiate, in particolare nei comuni più popolosi del territorio regionale, dove i senza fissa dimora necessitano di utilizzare i mezzi di trasporto per raggiungere i servizi loro dedicati (dormitori, mense, etc) e a promuovere l’utilizzo da parte dei Comuni delle risorse del Fondo regionale per la mobilità anche a favore delle persone senza dimora, al fine di consentire ulteriori riduzioni, fino alla gratuità, del costo degli abbonamenti”.