Sanità e welfare

Ok in commissione Politiche sociali a proposta Pd per il microcredito d’emergenza

Relatore Mumolo (Pd): “prestito finanziario di modesta entità destinato a persone con elevata vulnerabilità sociale ed economica”. Interventi di Callori (Fdi), Galli (Fi) e Marchetti (Ln). Ok da Pd e Prodi (Misto), astenuti Ln, M5s, Fdi e Fi

Antonio Mumolo (Pd)

Via libera dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, alla proposta di legge del Partito democratico finalizzata a sostenere il microcredito d’emergenza, di cui è primo firmatario e relatore Antonio Mumolo. Hanno votato a favore Pd e Silvia Prodi (Misto), astenuti Ln, M5s, Fdi e Fi.

Il microcredito d’emergenza (regolato dal testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia) – ricorda il relatore – “consiste in un prestito finanziario di modesta entità destinato a soggetti che, per la loro vulnerabilità sociale ed economica (come, ad esempio, le persone non autosufficienti e quelle disoccupate), sono normalmente esclusi dai canali commerciali di credito”. Il prestito in questione – precisa il consigliere – è finalizzato “all’acquisto di beni o servizi necessari al soddisfacimento di bisogni primari, non può eccedere i 10mila euro e deve essere restituito al massimo in cinque anni”. Sul territorio regionale – evidenzia l’esponente del Pd – sono attive da tempo alcune progettualità per accompagnare il richiedente in questo percorso e la proposta legislativa ha l’obiettivo di agevolare la concessione dei crediti in parola, promuovendo, in tal modo, l’inclusione sociale e finanziaria tramite l’istituzione di un fondo regionale di garanzia rotativo (costantemente alimentato dalle somme restituite, ndr) fino alla copertura dell’80% del credito erogato. Per la copertura finanziaria del progetto di legge – conclude Mumolo – sono disponibili, per l’anno in corso, 250mila euro accantonati in sede di adozione del bilancio di previsione.

In sede di dibattito, Fabio Callori (Fdi) chiede se il fondo “sarà gestito a livello locale o regionale”, invitando a tenere in considerazione, per la massima efficacia della misura, “la diffusione capillare sul territorio delle banche cui rivolgere istanza per il prestito”. Il relatore Mumolo risponde che, una volta creato il fondo, la Regione emanerà un bando per individuare gli istituti di credito interessati “proprio sulla base del criterio della presenza diffusa sul territorio”.

Andrea Galli (Fi) critica “la scarsa capienza del fondo”, sollecitando il Pd a prevedere un’adeguata dotazione finanziaria se non si vuole che “la legge rimanga un provvedimento manifesto”. Mumolo rassicura il forzista evidenziando che la dotazione finanziaria iniziale è contenuta in quanto si tratta di fondo rotativo, quindi soggetto a essere implementato in modo costante mediante le somme restituite. “Qualora risultasse insufficiente- conclude il relatore- la dotazione del fondo sarà ampliata”.

Daniele Marchetti (Ln), infine, sottolinea come il progetto di legge, pur muovendo da principi e finalità condivisibili, contenga “aspetti tecnici che la Lega intende ulteriormente approfondire” e per questo annuncia “il voto d’astensione in commissione”.

La proposta di legge è sottoscritta anche da Marcella Zappaterra, Paolo Calvano, Giorgio Pruccoli, Valentina Ravaioli, Manuela Rontini, Mirco Bagnari, Roberto Poli, Francesca Marchetti, Nadia Rossi, Barbara Lori, Enrico Campedelli, Gianni Bessi, Massimo Iotti, Paolo Zoffoli, Luciana Serri e Stefano Caliandro.

(Luca Govoni)

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