Incrementare le risorse destinate agli empori solidali.
Il Partito democratico chiede alla giunta regionale, con una risoluzione, di valorizzare la rete degli empori solidali dell’Emilia-Romagna. L’atto è stato firmato dai consiglieri Gian Carlo Muzzarelli (prima firma), Alice Parma, Ludovica Carla Ferrari, Francesco Critelli, Matteo Daffadà, Paolo Calvano, Maria Costi, Fabrizio Castellari, Barbara Lori, Elena Carletti, Valentina Ancarani, Andrea Massari, Andrea Costa, Emma Petitti, Eleonora Proni, Niccolò Bosi, Lodovico Albasi, Simona Lembi, Marcella Zappaterra e Anna Fornili.
Gli empori solidali, spiegano i dem, “costituiscono una rete capillare di presìdi comunitari che, oltre alla distribuzione di beni alimentari, offrono servizi integrati di supporto sociale a persone e famiglie in difficoltà economica e relazionale: la Regione Emilia-Romagna riconosce da tempo il valore sociale di queste realtà, sostenendole attraverso specifici bandi pubblici a favore delle attività di recupero, stoccaggio e redistribuzione di beni di prima necessità”. Proseguono: “Nel 2021 è stata formalmente costituita l’Associazione Empori Solidali Emilia-Romagna ODV, che fa il quadro della situazione: nel 2024 la rete degli empori solidali ha raggiunto oltre 8.100 nuclei familiari, per un totale di oltre 25.000 persone, un terzo delle quali minori di 15 anni (la rilevazione ha riguardato 36 dei 44 empori attivi sul territorio regionale, di cui 24 aderenti alla rete dell’Associazione)”. Muzzarelli e colleghi rilevano, però, che “l’aumento della domanda di assistenza, l’incremento dei costi energetici e le difficoltà nel reperimento di alcuni beni stanno mettendo a dura prova la tenuta economica e organizzativa di molti empori”.
“In Emilia-Romagna – si legge nella risoluzione – la povertà relativa è passata dal 3,2% del 2019 al 6,8% del 2023, pari a circa 140.000 famiglie (dati Istat). Sempre nel 2023 la spesa reale delle famiglie emiliano-romagnole, al netto dell’inflazione, è diminuita del 3,4%, un calo doppio rispetto alla media nazionale (-1,5%)”.
I democratici chiedono quindi più aiuti per gli empori solidali, sfruttando anche risorse comunitarie.
(Cristian Casali)



