La giunta regionale accerti, anche tramite l’Ausl di Piacenza, il rispetto dei requisiti minimi di accreditamento e la qualità del servizio erogato agli ospiti della Casa residenza per anziani (Cra) Vittorio Emanuele, dove sono state segnalate delle criticità. Lo chiede Giancarlo Tagliaferri (FdI) con un’interrogazione attraverso la quale sollecita una revisione della normativa regionale sull’accreditamento delle Cra, includendo parametri più stringenti sulla presenza di personale medico specialistico, sulla qualità dell’alimentazione, sui servizi ricreativi e sulla trasparenza nei rapporti con i familiari.
“La Vittorio Emanuele, gestita da Asp Città di Piacenza -ha precisato Tagliaferri- ospita attualmente oltre 230 anziani ed è una delle principali strutture di accoglienza e assistenza della provincia. Il 4 agosto è stata pubblicata una dettagliata denuncia da parte di almeno quindici familiari degli ospiti, contenente numerose criticità organizzative, tra cui: l’assenza di un medico geriatra interno e stabilmente presente, la carenza di personale socio-sanitario, gravi difficoltà comunicative con la dirigenza, il ricorso sempre più frequente a prestazioni sanitarie private esterne da parte delle famiglie, disservizi nella ristorazione, chiusura frequente del bar interno, e carenza nelle attività di animazione. Pur avendo segnalato i disagi all’Asp, i familiari sostengono di non aver ricevuto risposte esaustive”.
“L’assessora comunale ai servizi sociali -ha proseguito il consigliere- ha riconosciuto l’assenza di un geriatra stabile, giustificandola con il fatto che tale figura non è prevista dall’accreditamento regionale. Tuttavia, ha anche ammesso che l’assunzione di un medico a tempo pieno sarebbe possibile, seppur con costi maggiori a carico delle famiglie. L’accreditamento regionale dovrebbe rappresentare uno standard minimo, e non una soglia massima oltre la quale i diritti degli ospiti possano essere sacrificati per mere ragioni di bilancio. La Regione Emilia-Romagna, tramite le Ausl e l’accreditamento delle strutture, ha una responsabilità diretta nel monitoraggio della qualità dei servizi offerti nelle Cra, nonché nel garantire un’adeguata tutela della dignità, salute e sicurezza degli anziani ospiti”.
“Alla luce dell’attuale complessità dei bisogni geriatrici, che in una struttura con oltre 230 ospiti occorre prevedere, in sede di accreditamento, la presenza stabile di un medico geriatra”, ha concluso Tagliaferri.
(Lucia Paci)



