Sanità e welfare

Pigoni (Iv): destinare le risorse inutilizzate alle persone con disabilità

Risoluzione della capogruppo di Italia Viva la quale propone un pacchetto di interventi in favore delle persone disabili

“Intervenire con urgenza nei confronti del governo, affinché le risorse non utilizzate nel 2023 del ‘Fondo per le politiche in favore delle persone affette da disabilità’, a causa della mancata adozione dei decreti attuativi della legge delega in materia di disabilità n. 227 del 2021, siano destinate alle misure per la piena realizzazione delle persone con disabilità, a partire dal costituendo ‘Fondo unico delle persone con disabilità’, e non ad altre indistinte finalità”.

Questo l’auspicio che Giulia Pigoni (Italia Viva) consegna alla giunta regionale in un atto di indirizzo politico in cui ricorda l’iter attuativo, partito nell’ottobre 2022, per una delle riforme previste dal PNRR: quella dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. Il disegno di legge delega originario è poi scaturito nella formulazione legislativa ‘Deleghe al governo in materia di politiche in favore delle persone anziane’ dello scorso marzo. La dotazione di 200 milioni prevista per il 2021 era di 300 milioni a decorrere dal 2022 e andava poi a confluire nel ‘Fondo per la disabilità e la non autosufficienza’ poi mutato nel ‘Fondo per le politiche in favore delle persone affette da disabilità’ con dotazione aumentata di ulteriori 50 milioni dal 2023 al 2026. A questo stanziamento e con analoghe finalità, poi, si è mosso anche il decreto-legge per ‘Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali connesse all’emergenza COVID’ che istituiva il ‘Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità’ con una dotazione di ulteriori 50 milioni sia per il 2022 che per il 2023.

A fronte di questi interventi, Pigoni sottolinea come nel bilancio pluriennale 2022-2024 si preveda l’istituzione di un ‘Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità’ a partire dal 2024 con una dotazione annua di poco più di 230 milioni di euro, “destinato a finanziare iniziative collegate a obiettivi molto differenziati, connessi anche a specifiche patologie o condizioni di disabilità e interagenti con ambiti sociali, e relazionali molto diversi e che contestualmente prevedeva l’abrogazione di altri fondi per una cifra complessiva di oltre 280 milioni”.

Rilevando, infine, come il cosiddetto ‘Decreto anticipi’, collegato alla manovra finanziaria attualmente in discussione in Parlamento preveda molteplici finalità, attraverso lo spostamento su di esso di risorse provenienti da altre fonti, di cui “ben 350 milioni dal ‘Fondo per le politiche in favore dalle persone affette da disabilità’ e non utilizzati nel 2023”, la capogruppo di Italia Viva critica tale scelta come “grave, in quanto sposta verso altre finalità che nulla hanno a che fare con la piena realizzazione delle persone con disabilità, né tanto meno con le finalità perseguite dalla legge delega sulla disabilità”.

A fronte di una scelta attuata dal governo che “smentisce le promesse in più occasioni enunciate dall’esecutivo”, Pigoni ricorda l’esperienza dell’Emilia-Romagna che “ha istituito il Fondo regionale per la non-autosufficienza (nei fatti un unicum nel panorama italiano, sia per le rilevanti risorse messe in campo (in costante crescita e arrivate a 476 milioni nel 2023) sia per l’articolazione delle misure realizzate e dei servizi in essere” e in ragione di ciò sollecita la giunta a intervenire sull’esecutivo “per sollecitare l’urgente adozione dei decreti attuativi previsti dalla legge delega in materia di disabilità, per dare piena attuazione nel 2024 al ‘Fondo per le politiche in favore delle persone affette da disabilità’, istituire un fondo specifico destinato a sostenere la realizzazione dei progetti di vita indipendente in attesa dell’adozione dei predetti decreti attuativi e incrementare il ‘Fondo unico delle persone con disabilità”, la cui dotazione finanziaria, rispetto alle finalità previste, risulta evidentemente inadeguata”.

Ulteriore sollecitazione con cui si conclude l’atto di indirizzo politico, infine, invita “a non procedere all’abrogazione del ‘Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare’, destinato a soddisfare bisogni essenziali dei caregiver, distinti da quelli delle persone con disabilità”.

(Luca Boccaletti)

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