Sanità e welfare

Welfare. Proposta del Pd per sostenere il microcredito di emergenza, già 250mila euro nel 2019

“Il microcredito d’emergenza consiste in un prestito finanziario di modesta entità destinato a soggetti che, per la loro vulnerabilità sociale ed economica, sono normalmente esclusi dai canali commerciali di credito (come ad esempio le persone non autosufficienti e quelle disoccupate)”

Antonio Mumolo (Pd)

Progetto di legge targato Partito democratico, primo firmatario Antonio Mumolo, per sostenere il microcredito di emergenza.

La proposta di legge è stata sottoscritta anche da Marcella Zappaterra, Paolo Calvano, Giorgio Pruccoli, Valentina Ravaioli, Manuela Rontini, Mirco Bagnari, Roberto Poli, Francesca Marchetti, Nadia Rossi, Barbara Lori, Enrico Campedelli, Gianni Bessi, Massimo Iotti, Paolo Zoffoli, Luciana Serri e Stefano Caliandro.

Il microcredito d’emergenza (regolato dal testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia), si legge nell’atto, “consiste in un prestito finanziario di modesta entità destinato a soggetti che, per la loro vulnerabilità sociale ed economica, sono normalmente esclusi dai canali commerciali di credito (come, ad esempio, le persone non autosufficienti e quelle disoccupate)”.

Negli ultimi anni, spiegano gli esponenti del Pd, “lo strumento ha avuto ampia diffusione anche nelle economie occidentali, a causa dell’aumento delle persone indigenti in seguito alla crisi”. Il prestito, rimarcano, “è finalizzato all’acquisto di beni o servizi necessari al soddisfacimento di bisogni primari, non può eccedere i 10mila euro e deve essere restituito al massimo in cinque anni”. Sul territorio regionale, evidenziano poi i dem, “sono attive già da tempo alcune progettualità per accompagnare il richiedente in questo percorso”. Questo provvedimento, concludono, “ha l’obiettivo di agevolare la concessione dei crediti in parola, promuovendo, in questo modo, l’inclusione sociale e finanziaria (con l’istituzione di un fondo di garanzia rotativo fino alla copertura dell’80% del credito erogato)”.

La norma finanziaria garantisce la copertura per il 2019 con 250mila euro, risorse accantonate in sede di adozione del bilancio di previsione.

(Cristian Casali)

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