Sanità e welfare

Welfare. Proposta Ln: dare possibilità a ciechi e sordo ciechi di usare la lingua italiana dei segni

Nella relazione che accompagna il progetto di legge si spiega come serva a migliorare l’inserimento e l’integrazione delle persone cieche e sordo cieche nella famiglia, nella scuola e nella comunità

La lingua italiana dei segni (Lis) e quella tattile devono essere riconosciute come strumenti per migliorare l’inserimento e l’integrazione delle persone cieche e sordo cieche nella famiglia, nella scuola e nella comunità. Questo è l’assunto che sta alla base del progetto di legge presentato oggi dalla Lega Nord. Una proposta legislativa, composto da cinque articoli, che cerca di aggirare l’impasse nazionale che vede depositate in Parlamento numerose proposte di legge non discusse, iniziando a definire una norma per l’Emilia-Romagna.

“Le persone con disabilità uditiva o visiva- si legge nella relazione che accompagna l’articolato- devono avere la possibilità di usare la Lis in ogni situazione e contesto come ulteriore strumento di comunicazione che si va a integrare con altri messi a disposizione da diversi ambiti”.

La Regione quindi, secondo l’articolo quattro del pdl che delinea gli interventi da attuare, dovrebbe favorire l’uso della Lis e della Lis tattile nei rapporti con le altre amministrazioni, dovrebbe farle inserire nel programma di insegnamento delle scuole e dovrebbe creare le condizioni affinché le trasmissioni e i programmi informativi e comunicativi contengano anche i due linguaggi.

(Andrea Perini)

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