Quando e per quali famiglie sarà finalmente disponibile il reddito di solidarietà previsto dalla legge regionale 24/2016? Lo chiede Gianluca Sassi, Movimento 5 stelle, in question time in Aula all’assessore regionale per le politiche sociali, Elisabetta Gualmini, visto che “la misura non è ancora operativa e molti Comuni non sono in grado di rispondere alle richieste di informazione dei cittadini”.
Non c’è alcun ritardo, è la risposta dell’assessore Gualmini che specifica che l’applicazione richiede tre passaggi: l’intesa della Regione con il ministero, quella con il ministero del lavoro per le risorse, e infine il protocollo da siglare tra Inps e Regione. I primi due sono già conclusi, il terzo è in battuta finale. Gualmini ricorda anche che le risorse a disposizione sono 152mila euro per l’anno 2017 e 160mila per il 2018. A beneficiarne saranno 20mila nuclei familiari, “verrà data una mano a chi ha minori ma anche a chi non ne ha” e, secondo le previsioni, si partirebbe a settembre di quest’anno. Ma “credo nella bontà dell’operazione, non importa se ci vorrà un mese in più o in meno”.
“Non pretendiamo immediatezza” risponde Sassi “ma i tempi lunghi sono inaccettabili”. Il consigliere ricorda la posizione critica del Movimento 5 stelle nei confronti di questo provvedimento “che non ha caratteristiche universalistiche”. “Il reddito di solidarietà dovrebbe essere anche accompagnato da azioni di servizio e politica attiva”, ma come sottolinea Sassi “non possiamo aspettare le nuove elezioni per aiutare chi ha bisogno”.
(Francesca Mezzadri)