Sanità e welfare

WELFARE. RIPARTIZIONE FONDO SOCIALE REGIONALE DA OLTRE 20 MILIONI DI EURO: MINORI E SOGGETTI A RISCHIO EMARGINAZIONE I PRINCIPALI BENEFICIARI

WELFARE. RIPARTIZIONE FONDO SOCIALE REGIONALE DA OLTRE 20 MILIONI DI EURO: MINORI E SOGGETTI A RISCHIO EMARGINAZIONE I PRINCIPALI BENEFICIARI

Conferma quasi totale del finanziamento al Fondo sociale locale, potenziamento delle risorse a favore delle famiglie, sostegno ai programmi di assistenza alle vittime di sfruttamento e rinnovo degli stanziamenti per le persone sottoposte a limitazioni della libertà personale: sono queste le scelte che caratterizzano il Programma annuale 2015 di ripartizione delle risorse del Fondo sociale regionale, piano presentato lunedì mattina dall’assessore alle Politiche di welfare, Elisabetta Gualmini, alla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli.

La commissione ha poi espresso parere positivo in fase referente alla delibera di Giunta relativaal Programma, con il parere favorevole di Pd e Sel e l’astensione di Ln, M5s e Fdi.

Dei 20,2 milioni di euro complessivamente erogati, 354 mila sono di provenienza statale, interamente destinati alle attività dei centri per le famiglie. Dei restanti 19,6 milioni di euro a carico del bilancio della Regione Emilia-Romagna, le quote destinate ai Comuni per gli interventi per l’infanzia e i minori (7.083.746 euro) e per i soggetti a rischio di esclusione sociale (7.633.746) sono le più significative, seguite dagli interventi per la programmazione e il governo della rete dei servizi sociali (3.541.874 euro).

Nello specifico, saranno poi destinati 550.000 euro per il sostegno economico e gli assegni di cura di anziani e disabili, 210.000 euro per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri, 210.000 euro per l’assistenza temporanea a favore delle vittime di tratta, sfruttamento e riduzione in schiavitù, 550.000 euro per interventi rivolti a persone sottoposte a limitazioni della libertà personale – in particolare per la realizzazione nelle carceri di sportelli informativi per i detenuti, il reinserimento sociale e il miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti -, e un totale di 754.000, fondi statali compresi, per i Centri per le famiglie.

(jf)

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