Sanità e welfare

Welfare. Risorse regionali pari a 457,1 milioni di euro per la non autosufficienza

Marchetti (Lega) ha chiesto un monitoraggio sull’utilizzo di questi fondi, da Montalti (Pd) e Amico (ER Coraggiosa) importante riconoscere risorse aggiuntive ai gestori (3 euro in più al giorno per posto letto)

Ottavia Soncini (Pd)

Via libera dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini, allo stanziamento regionale, per il 2022, di 457,1 milioni di euro, da ripartire tra le aziende sanitarie della regione, sul fondo per la non autosufficienza.

A Piacenza 31,5 milioni di euro, a Parma 44,6 milioni, a Reggio Emilia 49,7 milioni, a Modena 68,6 milioni, a Bologna 94,1 milioni, a Imola 13,2 milioni, a Ferrara 38,2 milioni e, infine, in Romagna 117,2 milioni.

A questi fondi vanno poi aggiunte le risorse statali, che dovrebbero superare i 60 milioni di euro (comprese le quote da destinare ai progetti di vita indipendente e alle spese per i punti unici di accesso).

Nella delibera un’importante novità: “Abbiamo previsto – ha riferito in commissione l’assessore regionale alle Politiche sociali Igor Taruffi – un adeguamento tariffario (attivo già dallo scorso aprile) per le strutture accreditate, pari a 3 euro al giorno a posto letto, per consentire ai gestori di fare fronte ai costi aggiuntivi cui sono soggetti in questa fase, utilizzeremo i residui del fondo per la non autosufficienza”.

Altri 5,9 milioni di euro di risorse regionali sono poi stati assegnati al fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare (il cosiddetto “dopo di noi”).

È intervenuto Daniele Marchetti (Lega): “Parliamo di risorse importanti, di servizi per la fascia di popolazione più fragile, rileviamo però il mancato monitoraggio, previsto annualmente, sull’utilizzo di queste risorse, inutile negare che ci sono criticità sui territori (sulle tariffe, sul riparto del fondo, sulle risorse non utilizzate ecc.)”.

“Questo fondo è strumento centrale per le politiche di welfare di questa regione, va a sostenere le fragilità, quella fascia di popolazione che più ha bisogno, la rimodulazione illustrata da Taruffi rappresenta un segnale concreto anche per contrastare i maggiori costi dovuti agli aumenti dell’energia”, ha poi rimarcato Lia Montalti (Pd). Ha quindi risposto alla Lega: “Il tema del monitoraggio ci sta a cuore, condivido l’appello di Marchetti”. Per noi, ha concluso rispetto all’utilizzo di queste risorse, “è poi fondamentale il coinvolgimento dei territori”.

È quindi intervenuto Federico Amico (Emilia-Romagna Coraggiosa): “Completato il cerchio, riconoscere risorse aggiuntive alle strutture elemento importante, importante poi rivedere i criteri sull’accreditamento”.

Al termine dei lavori Soncini ha ribadito la necessità di approfondire rispetto ai bisogni e alle risorse messe in campo, a partire dalla sostenibilità dei gestori. Ha poi spiegato quanto sia centrale il tema della domiciliarità.

Sul tema monitoraggio apertura da Taruffi “C’è il mio impegno”.

(Cristian Casali)

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