Sanità e welfare

Soncini-Boschini (Pd): “Requisiti Fse mettono in difficoltà i piccoli oratori per i centri estivi”

I consiglieri dem, durante il question time, chiedono di semplificare le procedure affinché tutte le famiglie in possesso dei requisiti possano ricevere i contributi per i centri estivi

Ottavia Soncini (Pd)

Semplificare le procedure affinché tutte le famiglie in possesso dei requisiti possano ricevere i contributi per mandare i loro figli ai centri estivi, a prescindere che la struttura sia accreditata o meno. É quello che hanno chiesto in Aula, durante il question time, i consiglieri regionali del Partito democratico Ottavia Soncini e Giuseppe Boschini. A suscitare perplessità nei due consiglieri dem sarebbe la direttiva regionale per l’organizzazione dei centri estivi, che concederebbe i contributi del Fondo sociale europeo solo alle famiglie che iscrivano i propri figli in quelle strutture che rispettino requisiti minimi strutturali e gestionali minimi: dalla dotazione minima dei sanitari alla presenza di un numero di educatori adeguato al numero dei bambini, dal titolo di studio in possesso dal personale educativo alla metratura degli spazi interni ed esterni. “Per alcuni centri estivi, mi riferisco soprattutto ai piccoli oratori- ha sottolineato Soncini in Aula- sono subentrati problemi considerevoli nel riuscire a rispettare i requisiti richiesti e nel presentare domanda nei tempi previsti. Questo metterebbe a rischio l’organizzazione di alcuni di questi campi estivi per l’estate 2018”. La consigliera dem, chiedendo se fosse possibile prorogare i termini di scadenza, ha riportato il caso di Reggio Emilia, dove Comune e Diocesi hanno stipulato un accordo quadro per semplificare le procedure di accreditamento e permettere a questi piccoli centri di realizzare le proprie attività.

Giuseppe Boschini (Pd)

“Vorremmo che questi servizi fossero incentivati, è possibile aiutarli a livello regionale attraverso strumenti di semplificazione delle procedure?”.

Netta la risposta dell’assessore regionale alle Politiche di welfare, Elisabetta Gualmini: “I contributi per le famiglie non sono finanziamenti per le attività oratoriali, sono politiche per la conciliazione vita-lavoro e ci sono requisiti minimali che devono essere rispettati. La direttiva non può essere tecnicamente prorogata e mi rifiuto di dover rinunciare a 13 milioni di fondi sociali europei, importanti per le famiglie”. I piccoli oratori, ha rimarcato l’assessore, non sono obbligati a rispettare questi standard: nel caso non adempiano ai requisiti non potranno essere accreditati, ma le indicazioni della direttiva non sono vincolanti per lo svolgimento dei centri estivi e delle loro attività.

“L’importante è che l’offerta per i bambini sia adeguata e la conciliazione vita-lavoro è molto importante- ha replicato la democratica- il tema era appunto quello di collegare questa politica con l’applicazione della direttiva, ma la vicepresidente Gualmini mi ha dato delle risposte. Ritengo di dover dimostrare disponibilità per provare insieme a introdurre elementi migliorativi nelle modalità di applicazione della direttiva”.

(Giulia Paltrinieri)

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