Sanità e welfare

Tagliaferri (Fdi): no all’innalzamento dell’età pensionabile a 71 anni

Una risoluzione chiede alla Giunta di affrontare il tema

Impedire l’innalzamento dell’età pensionabile a 71 anni e ripristinare un’età pensionabile riguardosa della dignità della persona come avviene in tutti gli altri Stati dell’Unione europea.

A chiederlo, in una risoluzione, è Giancarlo Tagliaferri (Fdi), che ricorda come “la generazione che accede ora al mercato del lavoro in Italia andrà in pensione in media a 71 anni di età, mentre ora è possibile ritirarsi dalla vita attiva in media a 61,8 anni, grazie alle diverse opzioni disponibili per andare in pensione in anticipo. L’Italia figura fra i sette Paesi dell’Ocse che collegano l’età pensionabile prevista per legge alla speranza di vita. In un regime contributivo tale legame non è necessario per migliorare le finanze pensionistiche, ma mira a evitare che le persone vadano in pensione troppo presto con pensioni troppo basse e a promuovere l’occupazione in età più avanzata. In Italia, il requisito di futura età pensionabile normale è tra i più elevati, con 71 anni di età, come la Danimarca (74 anni), l’Estonia (71 anni) e i Paesi Bassi (71 anni), contro una media Ocse di 66 anni per la generazione che accede adesso al mercato del lavoro”.

Da qui la risoluzione per chiedere alla Giunta di attivarsi in tutte le sedi istituzionali possibili per impedire un innalzamento dell’età pensionabile.

(Luca Molinari)

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