Sanità e welfare

Welfare Vergato. Bignami (Fi): fare luce su corretta applicazione contratto lavoro in Casa protetta

Il consigliere ricorda la protesta sindacale dei dipendenti della coop sociale “Public Sollievo”, che gestisce la struttura, e chiede alla Giunta regionale di effettuare le opportune verifiche

Il 5 luglio scorso i dipendenti della cooperativa sociale “Public Sollievo”, che gestisce in accreditamento la Casa protetta di Vergato, nel bolognese, hanno indetto due ore di sciopero per protestare contro il mancato pagamento dei primi tre giorni di malattia, il pagamento degli stipendi oltre il 20 del mese successivo (limite fissato dal Contratto collettivo nazionale di lavoro), i ritardi nel versamento del Tfr (trattamento di fine rapporto) e il mancato raggiungimento delle ore stabilite dai contratti individuali. Lo riporta Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione presentata in Regione, chiedendo alla Giunta “se non ritenga opportuno verificare, per quanto di competenza, la sussistenza di azioni o comportamenti posti in essere dalla cooperativa contrari a quanto previsto dal contratto nazionale di lavoro”.

La Casa protetta, – evidenzia il consigliere – è una struttura a carattere residenziale accreditata per 35 posti destinati ad anziani non autosufficienti la cui gestione, nel 2014, è passata dal Comune di Vergato alla cooperativa sociale “Public Sollievo” in seguito al raggiungimento dei requisiti previsti dalla normativa sull’accreditamento.

Da qui l’ulteriore richiesta del capogruppo di Fi all’esecutivo regionale di rendere noto “a quanto ammontino i contributi regionali per la non autosufficienza eventualmente percepiti dalla Public Sollievo”.

(Luca Govoni)

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