Modificare la legge regionale del 1994 Disposizioni per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio dell’attività venatoria, “in modo da prevenire in futuro lo svolgimento di attività cinotecniche (gare, prove, competizioni e addestramento di cani) che siano in contrasto con le finalità di tutela previste nei territori in cui si svolgono”.
La richiesta alla giunta è di Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde. Nell’interrogazione, la consigliera ricorda le “numerose criticità” espresse da Ispra e chiede un emendamento al collegato della legge di stabilità e al bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna 2023-2025.
In settembre, la Lav (Lega antivivisezione) ha scritto alla consigliera, al presidente Stefano Bonaccini e all’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, per alcune gare di cani con selvaggina naturale a Reggio Emilia, Parma e Modena organizzate dalla Società Italiana Setter. La lettera seguiva una diffida avanzata in luglio. Zamboni ricorda che “l’addestramento, l’allenamento e le gare dii cani da caccia, prevede che queste attività si possano svolgere nelle Zone di Ripopolamento e Cattura (Zrc) solo se autorizzate dalla Regione e “a patto che tempi e modi non contrastino con le finalità previste per detti istituti”.
L’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), “rispondendo a una richiesta di parere da parte della Regione sulle attività cinotecniche, ha espresso con chiarezza che tali attività sono inopportune nelle Zrc tanto più nei periodi in cui si è svolta la manifestazione del 23 luglio”, perché la legge prevede il divieto di abbattimento e l’agevolazione della sosta della fauna, della riproduzione e della cura della prole. Zamboni conclude affermando che da gennaio a luglio sarebbero state organizzate ben 52 gare nelle Zrc della regione.
(Gianfranco Salvatori)