Uno Bianca, una strage di 7 anni e mezzo. Alberto Capolungo racconta “la storia per chi non c’era”

“Non è dimostrato che fossero terroristi, ma hanno seminato terrore”. Alberto Capolungo è il figlio di Pietro, il carabiniere ucciso nel 1991 in un’armeria di via Volturno a  Bologna dalla banda della Uno Bianca. L’organizzazione criminale compì in 7 anni e mezzo (dal 1987 al 1994) tra l’Emilia-Romagna e le Marche, 102 azioni violente tra rapine nei supermercati, nelle poste, nelle banche, ai caselli autostradali, uccise 23 persone e ne ferì 114.
Capolungo, che è anche presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime spiega il progetto “Uno Bianca per chi non l’ha vista, una storia per chi non c’era” (www.unobianca.it), una ‘chiamata alla memoria’ che chiede ai cittadini foto e testimonianze di quell’epoca. “Di indigeribile ci sono tutti i processi sbagliati che hanno fatto negli anni. Ci rivolgiamo anche alle giovani generazioni perché capiscano l’importanza di prendersi le proprie responsabilità e far sì che non succeda più”.

(17/12/2025)

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